Latte materno: il primo alimento del bambino
In gravidanza il nostro corpo cambia e uno dei primi fastidi che avvertiamo è il dolore al seno. Questo perché l’organo si prepara alla produzione del latte materno, uno degli alimenti più sani che si possano fornire al bambino poiché contiene tutti gli elementi nutritivi utili sin dal primo momento in cui viene alla luce.
Il latte materno cambia continuamente per adattarsi alle esigenze fisiologiche del piccolo. È la dimostrazione che il nostro corpo è in contatto con il piccolo anche dopo il parto. Non sempre però la sua produzione è sufficiente a sfamare il piccolo e non per questo dobbiamo sentirci inadeguate o meno mamme.
Conoscere da prima tutte le proprietà del latte materno e il modo in cui viene prodotto può aiutarci a produrne a sufficienza per il nostro piccolo. Se non dovessimo produrne a sufficienza sarà sempre utile sapere cosa ricercare in quello artificiale.
Latte materno: cos’è e perché è importante
Il latte materno è il liquido che il nostro organismo produce in modo naturale e spontaneo già durante la gravidanza. Sin dal primo momento della gestazione, infatti, il corpo si prepara a questo momento provocando diversi cambiamenti. Negli ultimi giorni della gravidanza, invece, avviene la vera e propria produzione del latte materno che è ricco dei nutrimenti e delle proteine che occorrono al piccolo per essere in salute.
Questo, come abbiamo anticipato, cambia con il passare del tempo. Dal momento del parto e per la prima settimana contiene molte più proteine che gli valgono il nome di colostro. In questo troviamo una maggiore quantità di proteine e sali minerali utili al bambino che, durante il parto, ha subito uno stress notevole per il suo piccolo corpo e si ritrova ad affrontare un diverso ambiente. Il colostro contiene poi tutti gli anticorpi che occorrono a nostro figlio.
Dal sesto giorno dopo il parto il latte materno quello di transizione che supporta la crescita del piccolo per il primo mese per poi cambiare ancora fino al momento dello svezzamento. Tutte queste variazioni servono per fornire, al momento giusto, il giusto apporto nutritivo a nostro figlio.
Come funziona la produzione del latte materno
La produzione del latte materno avviene grazie agli ormoni della prolattina e dell’ossitocina, che favoriscono l’allattamento del neonato. Il primo, come si può intuire dal nome, stimola le cellule delle ghiandole mammarie nella produzione di questo liquido nutriente ed entra in circolo ad ogni poppata per stimolare nuova produzione. L’ossitocina è invece lo stesso ormone che provoca anche contrazioni uterine durante il ciclo e lo stesso che produce un riflesso nel corpo per favorire l’allattamento.
Quando integrare il latte artificiale
Parlare di allattamento e latte materno può in molti casi creare tensioni, in particolare perché molte donne non producono abbastanza latte da poter nutrire il proprio piccolo. Non significa essere inadatte o poco attente come in molti casi ci fanno pensare. In molti casi ci sono patologie della madre che rendono poco indicato l’allattamento al seno o che producono sbalzi ormonali tali da non consentire la sufficiente produzione. In questi casi, è consigliabile incrementare o sostituire il latte materno con quello artificiale dalle stesse proprietà.