Che cos’è il granuloma ombelicale

Il granuloma ombelicale è una delle più comuni anomalie ombelicali nei neonati. Questo granuloma ombelicale si presenta come una piccola palla di tessuto umido e rosso sull’ombelico.

Il cordone ombelicale collega il bambino alla placenta durante la gravidanza. Contiene le arterie, trasporta sostanze nutritive, l’ossigeno e il bambino. Dopo la nascita il cordone ombelicale del tuo bambino viene tagliato, separando il bambino dalla placenta. Un piccolo ceppo di corda viene lasciato sull’ombelico del tuo neonato che solitamente cade in 1 o 2 settimane.  Dovrai guardare attentamente l’ombelico per assicurarti che guarisca correttamente. Il sanguinamento e le infezioni ombelicali sono problemi gravi.

E’ consigliabile osservare questa piccola crescita di tessuto che si forma nell’ombelico durante le prime settimane dopo il taglio del cordone ombelicale. Questo granuloma si presenta come una piccola massa rossa. Almeno 1 bambino su 500 ha questa piccola crescita di tessuto.

Solitamente quando il cordone ombelicale viene tagliato, rimane una piccola sporgenza. Questa tende ad asciugarsi e al momento della caduta ciò provoca complicazioni. Il granuloma ombelicale è un tessuto cicatrizzato che si forma quando l’ombelico guarisce dopo aver perso la corda.

Questo granuloma anche se è infettato potrebbe non dare fastidio al bambino ma potrebbe portare sintomi come la febbre e l’irritazione della pelle. Partiamo quindi con l’individuazione dei sintomi più comuni.

Sintomi

I sintomi sono per fortuna inequivocabili e questo ci permette di individuare in fretta il problema. Questo è molto positivo, poiché spesso una sintomatologia poco chiara può rappresentare un grande depistaggio e portare ad una diagnosi tardiva.

Il granuloma ombelicale si presenta quasi sempre accompagnato da febbre. Se il cordone ombelicale è caduto da poco ed è ancora in fase di guarigione, con l’arrivo della febbre suggeriamo di controllare per prima cosa la ferita. Se il bambino appare particolarmente caldo nell’area circostante alla ferita, se questo appare gonfio o circondato da striature rosse vistose, allora è possibile che il bebè abbia a che fare con questo problema medico.

Cause

Quali sono le cause che generano questo genere di disturbo? Il granuloma nasce dal moncone ombelicale, ossia quell’avanzo del cordone di cui abbiamo parlato prima. Questa parte è necessaria durante la gravidanza, poiché è attraverso di esso che viene gestita la nutrizione del feto o anche la circolazione del sangue. Quando il cordone ombelicale cade, però, e questa sporgenza non viene curata al meglio può presentare qualche difficoltà. Come fare a non incorrere in questo problema?

Quando il bambino è ancora in ospedale, il personale medico si occupa della sua salute. Non bisogna quindi avere il timore di chiedere le informazioni di cui necessiteremo in futuro. Possiamo infatti rivolgerci al pediatra e farci illustrare l’esatta procedura da seguire per igienizzare la ferita e prevenire il manifestarsi del granuloma ombelicale. Il moncone nei 10 giorni seguenti alla degenza in ospedale della mamma e del bambino, subisce la mummificazione, un termine usato dai medici per indicare la cicatrizzazione di questo tessuto.

In genere esso si imbrunisce e diventa molto asciutto secco, staccandosi dall’ombelico autonomamente. Dopo la caduta è necessario pulire più volte al giorno la ferita con l’aiuto di acqua ossigenata e l’uso di una garza sterilizzata. Il bambino, durante questo processo, dev’essere posto in un ambiente sterile e igienizzato al meglio e bisogna lavarsi molto bene le mani, soprattutto al momento del cambio dei pannolini.

Quando il moncone non si stacca dopo i 15 giorni, allora potrebbe essere il caso di contattare il pediatra. Questo accade quando la ferita non è guarita adeguatamente o quando il tessuto avanzato era troppo grande.

E’ davvero raro ma anche gli adulti potrebbero avere questo problema. Si formano più comunemente dopo piercing all’ombelico. Quando un piercing guarisce, si forma del tessuto di granulazione intorno all’area. Questo tessuto è nuovo e ricco di piccoli vasi sanguigni. Quando viene prodotto troppo tessuto di granulazione, si può formare un granuloma.

Il granuloma non è un problema da sottovalutare. Se preso alla leggera infatti può portare chi ne è affetto ad una serie di rischi. Quello più grande è che la ferita finisca per contrarre un’infezione.

Ciononostante, consigliamo di non andare in panico. Capiamo che, soprattutto nei primi anni del tuo piccolo pargolo, l’apprensione finisce per muovere ogni tuo passo. Il timore di sbagliare però potrebbe rendere difficili le manovre di igiene quotidiana e la terapia da seguire, che richiede una certa lucidità. Il rischio di infezione, come detto, se non curato può portare a un’infezione. Ciononostante, non c’è molto da preoccuparsi. La soluzione è quella di contattare presto il pediatra e farsi aiutare con i suggerimenti giusti.

Terapia

Questo problema deve essere trattato immediatamente perché potrebbe portare problemi al bambino. Può essere trattato con una piccola quantità di sostanza chimica chiamata nitrato d’argento che brucia ma non essendoci nervi in questa sporgenza, non si sente alcun dolore. Inoltre, la cura non può neanche definirsi una vera e propria terapia: parliamo di poche applicazioni, somministrabili nel giro di due o tre giorni. Se curata al meglio, la ferita del granuloma ombelicale può guarire davvero in fretta e spazzare via qualsiasi preoccupazione.

Rimedi contro il granuloma ombelicale

Un’altra soluzione da poter adottare contro il granuloma ombelicale risiede in una preparazione farmaceutica a base di polvere di zucchero salicilato. In questo caso lo zucchero salicilato è al 3% ed il preparato, che ricordiamo dev’essere richiesto in farmacia, può essere applicato senza troppe difficoltà da mamma e papà. Il rimedio, la cui formulazione prevede 48,5 grammi di zucchero a velo e 1,5 grammi di acido salicilico, dev’essere distribuito sulla ferita circa 3 volte al giorno. L’applicazione va effettuata con il supporto di una garza sterile e con la massima attenzione possibile: ti raccomandiamo di svolgere l’operazione con delicatezza, stando bene attenta a non strofinare. La garza torna utile durante la medicazione. Prima di effettuare questo passaggio, però, ti ricordiamo di rimuovere la polvere.

Questo tipo di trattamento ha riscontrato nel tempo un’alta percentuale di successo. Se il granuloma non migliora pur applicando il composto regolarmente, allora potrebbe essere necessario asportare l’eccesso di pelle attraverso un piccolo intervento chirurgico.

Rischi

La buona notizia, per la quale siamo sicuri tirerai presto un grosso sospiro di sollievo, è che il granuloma non comporta grossi rischi nell’immediatezza. Solitamente ci si accorge presto del problema, avendo così il tempo di agire con largo anticipo.

Come abbiamo detto, però, una diagnosi tardiva può portare ad un’infezione. Proprio per questo ti invitiamo a fare molta attenzione e ad intervenire tempestivamente in caso di sospetti. Chiedere al medico, per fugare ogni dubbio, è la scelta migliore.

Toccherà al dottore indirizzarti verso la giusta procedura da applicare, che nella maggior parte dei casi sono quelle da noi precedentemente indicate.

Consigli per la mamma

Riassumendo il tutto, il granuloma è una lesione che si presenta quando il moncone, il lembo di carne che avanza dopo la caduta del cordone, ha qualche difficoltà a guarire correttamente.

Spesso il problema sorge a seguito di una pulizia inadeguata o, nel caso degli adulti, di un’infezione sorta a seguita di un piercing. Un intervento tempestivo può risolvere in fretta il problema: accorgersi tardi della presenza di questo eccesso di pelle può infatti creare portare alla nascita di una fastidiosa infezione.

Riconoscere un granuloma, per chi è alla prima esperienza di maternità, potrebbe essere un’operazione non del tutto semplice. Per tale ragione ti lasciamo una breve guida a cui affidarti in caso tu sospettassi della presenza di un granuloma ombelicale.

Ecco una serie di consigli di applicare per risolvere quanto prima il problema.

  1. Se sospetti ci sia qualcosa che non va nell’ombelico del bambino, controlla se la zona circostante scotta o se presenta striature rosse.
  2. Osserva se l’ombelico è gonfio o se al bambino sale la febbre
  3. Non andare in panico e assieme non sottovalutare il problema
  4. Chiama il pediatra: sarà un medico specializzato ad applicare il nitrato d’argento
  5. Fai più attenzione nella pulizia: acqua ossigenata e garza sterile sono ciò di cui hai bisogno
  6. Lava sempre le mani quando igienizzi la ferita
  7. Poni il bambino in un ambiente sterile al momento della disinfettazione