Fontanella del neonato: cosa succede quando pulsa?

Gli spazi molli e membranosi sul cranio dei neonati sono segni caratteristici. Le fontanelle vengono chiamate e sono destinate ad ossificare al 18esimo mese di vita del neonato. Sono fondamentali per agevolare il passaggio della testa del neonato lungo il canale del parto e consente lo sviluppo corretto del cranio nei primi mesi di vita. Nel tempo le fontanelle possono modificarsi e c’è da preoccuparsi quando pulsano.

La fontanella del neonato è un elemento importante del cranio dei neonati, in quanto consente una certa elasticità e una maggiore flessibilità. Essa è costituita da uno spazio molle e membranoso sul cranio del neonato ed è composta da tessuto connettivo fibroso.

Le fontanelle sono solitamente due e vengono denominate anteriore e posteriore. La fontanella anteriore è la più grande delle due e si trova sulla parte superiore del cranio, mentre quella posteriore si trova sulla parte inferiore del cranio, vicino al collo. La fontanella anteriore di solito si chiude tra il decimo e il diciottesimo mese di vita, mentre quella posteriore si chiude in genere entro i primi due mesi di vita.

È normale che la fontanella del neonato pulsasse leggermente, poiché è una zona molto sensibile del cranio. Tuttavia, se si nota un forte battito pulsante, è necessario prestare attenzione. In alcuni casi, la pulsazione può essere causata da un aumento della pressione intracranica o da altre patologie.

È importante osservare se la pulsazione della fontanella è costante o se varia nel tempo. Inoltre, è importante prestare attenzione ad altri sintomi che possono essere associati alla pulsazione della fontanella, come febbre, mal di testa, nausea o vomito. Se si notano questi sintomi, è importante rivolgersi al medico per una valutazione.

Le fontanelle del neonato sono molto delicate e vulnerabili, per cui è importante prenderne cura. Quando si lava il bambino, bisogna fare attenzione a non strofinare troppo la fontanella per evitare di danneggiarla. Inoltre, è importante evitare di esercitare troppa pressione sulla fontanella quando si indossa il casco o si mette il bambino a letto.

In generale, la fontanella del neonato non dovrebbe causare alcuna preoccupazione. Tuttavia, se si nota una pulsazione anomala o altri sintomi associati, è importante rivolgersi al medico per una valutazione. In caso di dubbio, è sempre meglio chiedere consiglio al pediatra o al medico curante.

In conclusione, la fontanella del neonato è un elemento importante del cranio dei neonati e svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo corretto del cranio nei primi mesi di vita. È normale che la fontanella pulsasse leggermente, ma è importante prestare attenzione a eventuali pulsazioni anomale o sintomi associati. Con la giusta cura e attenzione, la fontanella del neonato si chiuderà naturalmente nel corso dei primi mesi di vita.

Fontanella del neonato che pulsa, cosa fare?

Se la fontanella pulsa in modo vistoso e  la zona appare gonfia e arrossata indica che il neonato ha la febbre. Il bambino può apparire lamentoso, abbattuto e bisogna recarsi dal  pediatra o al Pronto Soccorso. Fin quando c’è la fontanella può essere considerata come quel qualcosa che indica lo stato di benessere del neonato.

Febbre nel neonato

Quando il neonato ha la febbre, c’è l’affossamento della fontanella che può esprimere disidratazione. Il neonato può aver perso troppi liquidi, sudando o a causa della temperatura del corpo. Una falsità è che quando la fontanella è aperta sia più facile che il bambino sia disidratato. Invece può essere vero che il bambino, neonato, più è piccolo più si potrebbe disidratare.

in presenza e a causa di determinate condizioni mediche, le fontanelle subiscono alterazioni e possono provocarne la sporgenza, la chiusura precoce, l’allargamento, l’affondamento.

Stranezze nelle fontanelle

Se la fontanella è sporgente è conseguenza dell’aumento patologico della pressione cranica, la pressione del cranio in crescita . Le condizioni mediche che determinano l’aumento di pressione del cranio si può trovare: l’encefalite, dovuta all’infiammazione dell’encefalo e l’idrocefalo, ossia l’accumulo di liquido all’interno dei ventricoli cerebrali. Poi c’è la meningite ossia un’infiammazione delle meningi e infine la sindrome del bambino scosso, un’insieme di sintomi e segni che hanno avuto un trauma alla testa.

La chiusura precoce della fontanella o l’eccessiva ristrettezza va subito segnalata al medico.