Baby Shower: che cos’è e come organizzarne uno
Sempre più spesso le neo mamme moderne scelgono di celebrare l’arrivo del proprio bebè organizzando un baby shower, una festa intima e speciale che ruota attorno al lieto evento della maternità. Ma che cos’è esattamente un baby shower e quali sono i segreti per organizzarlo al meglio?
La nascita di un bambino è da sempre un’occasione di gioia e condivisione, ma la tradizione europea ha da lungo tempo riservato i festeggiamenti al periodo successivo al parto. Tuttavia, negli ultimi anni, anche in Italia ha preso piede una tendenza diversa, ispirata alla cultura statunitense: il baby shower. Questa celebrazione, il cui nome richiama l’idea di “una pioggia di regali” per il futuro bebè, è un evento che si tiene generalmente durante il terzo trimestre di gravidanza e ha lo scopo di circondare la futura mamma di affetto, attenzioni e doni utili per l’arrivo del piccolo.
Originariamente nata negli Stati Uniti negli anni ’50, questa tradizione si è diffusa globalmente grazie alla sua natura gioiosa e personalizzabile. Il baby shower è un’occasione perfetta per amici e familiari di riunirsi, condividere momenti speciali e offrire supporto pratico ed emotivo alla futura mamma. Può essere organizzato a casa, in un locale, o persino all’aperto, e spesso include giochi tematici, decorazioni personalizzate, dolci a tema e l’immancabile apertura dei regali. Questa celebrazione sta rapidamente conquistando un posto nel cuore degli italiani, rappresentando un modo unico per dare il benvenuto al nascituro con entusiasmo e creatività.
Baby shower: che cos’è?

Baby shower che cos’è
Il baby shower non è altro che una festa organizzata in prossimità della nascita del bambino. Questo piccolo party è da intendere simbolicamente come un augurio che le persone più care fanno alla mamma e al nascituro, così da guidare la gestante in questo nuovo percorso di vita attraverso nella benedizione dei partecipanti (solitamente nonni, zii, amici e parenti). In realtà, messa da parte l’entità spirituale della festa, l’evento ha una funzione ben più concreta: il termine “shower” infatti vuol dire “doccia” e fa riferimento ai regali con cui mamma e papà vengono inondati durante la celebrazione.
La doccia di regali è quindi il fine ultimo della festa, che dal punto di vista pratica è soprattutto un’occasione per la coppia di genitori di raccogliere tutto l’occorrente per i mesi che verranno.
Sull’origine del nome, ad ogni modo, ci sono tante ipotesi da vagliare: molte persone affermano che esso faccia riferimento al bagnetto del nascituro (una tradizione antica a cui la festa di legherebbe tuttora); altre invece danno il merito della nascita del termine a Franz Schauer, un argentiere statunitense che, nel XVIII secolo, diede vita alla celebrazione per vendere i suoi prodotti alla borghesia di New York.
Ma come nasce poi davvero il baby shower?
Di sotto un viaggio a ritroso nel tempo per scoprire le origini di questa lieta usanza.
La storia del baby shower: un’usanza moderna che attinge dal passato

La storia del baby shower
Per noi italiani quella del baby shower è un’usanza moderna, una tradizione che abbiamo scelto di fare nostra per sembrare innovativi, aperti alle tradizioni di altri paesi e – diciamolo – anche per recuperare qualche regalo in più. Se lasciamo da parte il timore di sembrare sentimentali, però, non ci resta che ammettere la più candida delle verità: la festa nascita è un’occasione in più per celebrare la felicità del nuovo arrivo. Tornando alle origini della festa vi sorprenderà sapere che quella che noi riconosciamo come un evento innovativo era già presenta, in forme diverse, nell’epoca egizia.
Egizi e Romani infatti erano soliti celebrare la nascita, che nella loro cultura era considerato evento sacro. Ai tempi la festa era destinata unicamente alle donne e prevedeva una celebrazione fatta di riti cerimoniali e aveva l’intento di omaggiare l’arrivo imminente del primogenito.
Qual è il periodo migliore per organizzare un baby shower

Qual è il periodo migliore per organizzare un baby shower
Ovviamente nella tradizione moderna vi è stato quello che in filosofia viene riconosciuto come uno spostamento di significato: se prima l’evento voleva festeggiare il bambino oggi è un’opportunità anche per omaggiare la donna in gravidanza e per coccolarla al meglio in previsione del parto. Non è un mistero che le donne nel periodo di gravidanza, pur provando una grande gioia, appaiono notevolmente provate: il cambiamento del corpo, l’apprensione e la gioia per l’esperienza genitoriale si fanno sentire in modo amplificato verso la fine del periodo della gestazione.
Proprio per questo il tempo migliore per organizzare la festa è verso l’ottavo mese di gravidanza, che è anche quello più vicino al parto.
Un altro cambiamento importante riguarda i destinatari della festa: se prima veniva esteso solo alle donne, oggi hanno libero accesso anche i papà, gli amici, i vicini, i parenti e chiunque abbia piacere a partecipare. Il festeggiato ovviamente non è più solo il primogenito: ad essere celebrata è anche la nascita del secondogenito e di tutti quelli che verranno. Lo scopo dell’evento – ovvero quello di omaggiare la sacralità della nascita – rimane perfettamente invariato nel tempo. Il significato di nascita tuttavia si mostra anch’esso capace di aderire a diverse interpretazione: il baby shower può essere organizzato anche per l’arrivo di un bambino adottato.
Da chi dev’essere organizzato il party?
Una valida domanda da poter porre a questo punto sul tema è: a chi spetta l’organizzazione del party? Tradizione vuole che ad occuparsi della pianificazione della festa siano le amiche della mamma, proprio come accadeva in epoca egizia. Come appreso nelle righe precedenti questa celebrazione nasce da un rito tra sole donne e dunque non è difficile capire perché – esattamente come nel rito matrimoniale – alle più care amiche della gestante spetti il compito di ancelle e custodi.
Chiaramente la missione può essere delegata anche alle nonne, alle sorelle o alle cugine. Volendo uscire dai confini della tradizione antica, però, nessuno ci vieta di incaricare anche gli uomini.
A dirla tutta, nella versione più moderna, il party viene organizzato il più delle volte da mamma e papà.
L’unica cosa che viene richiesta ad amici, parenti e partecipanti vari è solo quella di portare i regali.
Cosa bisognerebbe regalare alla mamma in occasione del baby shower
A proposito di regali occorre aprire un’altra grande parentesi. Capiamo benissimo la difficoltà di chi, davanti ad una novità qual è il baby shower, si trova a dover scegliere il dono più adeguato da portare alla festa. Fare un regalo è già complesso nelle occasioni meglio conosciute, figurarsi nel caso di un evento che abbiamo importato da un paese oltreoceano.
La buona notizia però è che la scelta in questo caso è davvero ampissima. Il consiglio migliore a cui poter fare riferimento durante l’acquisto è quello di tenere conto dell’utilità dell’oggetto.
Quali sono le cose che possono servire nei primi mesi di nascita del bambino.
Ecco una lista di possibilità:
- Set da bagnetto
- Set da pranzo
- Set da svezzamento
- Abitini
- Bavaglini
- Ciuccio
- Biberon
- Accappatoio
- Teli
- Carillon e giochini vari
Chiaramente la scelta del regalo dipende molto anche dal legame che si ha con il bambino e con i genitori.
La nonna, ad esempio, se ne ha la possibilità, può anche offrire in dono un regalo importante come il carrozzino o il porte-enfant. Trovare qualche spunto in più non è difficile, basta rivolgere l’attenzione verso un altro destinatario: non bisogna dimenticare che, assieme al bebè, si celebrano anche mamma e papà, i quali si muovono insieme verso una nuova e importantissima fase della vita.
Tra i doni da poter portate ai genitori abbiamo quindi libri a tema maternità e paternità, cornici per foto, album per foto, ciondoli o accessori con incisione ricordo.
Qual è la differenza tra baby shower e gender reveal party
Il baby shower viene spesso confuso con il gender reveal party, ovvero un’altra festa che si tiene in prossimità del parto. Pur somigliandosi molto però le due feste hanno funzioni diverse e differiscono negli scopi. Entrambe possono dirsi due occasioni gioviali, attraverso cui radunarsi per celebrare un movimento felice e autentico. Ma quali sono le cose in cui sono dissimili? Facciamo chiarezza.
Il gender reveal party viene festeggiato intorno al quarto mese di gravidanza e serve a svelare a tutti – con un simpatico momento sorpresa – il sesso del bambino. La scelta del periodo non è un caso: il quarto mese è quello in cui viene comunicato il genere e anche quello in cui si esce dalla fase più delicata della gravidanza, ovvero il primo trimestre.
La festa dedicata alla scoperta del sesso è un po’ da intendere come un prologo di quella dedicata alla nascita. Le origini sono anch’essa da attribuire agli Stati Uniti, a cui ancora una volta “rubiamo” un po’ di tradizione.
In occasione del gender reveal party si fanno giochini divertenti e ci si raduna intorno ai genitori. Il momento topico dell’evento però risiede nella comunicazione del sesso, che avviene sempre in modi originali.
Il più delle volte mamma e papà fanno scoppiare un grosso palloncino con uno spillo. I colori dei coriandoli che cadono allo scoppio del pallone sono rivelatori del genere: blu per il maschio e rosa per la femmina.
Tanti altri però sono i modi attraverso cui comunicare la lieta notizia, come ad esempio attraverso delle magliettine colorate o attraverso i dolcetti.
Come organizzare un party
Tornando al party dedicato alla nascita, invece, vediamo insieme come organizzarne uno. Se siete tra le mamme all’ottavo mese di gravidanza anche voi potete pensare alla pianificazione di una festa, così da avviarvi al parto con un po’ di carica in più e prendervi il piacere di scartare qualche delizioso regalino. Come abbiamo visto nelle righe più in alto, la festa è spesso organizzata dalla persone vicine: questo per evitare alla gestante ogni sforzo o pressione. Se avete persone a cui chiedere non abbiate paura di domandare a aiuto. È il vostro momento felice, è giusto che possiate goderne a pieno!
Se invece avete bisogno di aiuto e di spunti a cui ispirarvi, ecco qualche direttiva in più per dare vita ad un baby shower di successo.
Addobbi
Un perfetto baby shower ha bisogno di comunicare anche visivamente la sua funzione. Per questo non possono mancare gli addobbi, che in queste occasioni hanno un ruolo cruciale. Tra le cose da prendere troviamo lo striscione gigante con scritta, i festoni, le tovaglie, i bicchieri monouso, le posate e i fazzoletti.
La fase decorativa, a proposito, si sorregge sui colori: nel caso di un evento dedicato ad un bambino sono chiaramente da evitare i colori troppo forti, come ad esempio il rosso, il viola, l’arancione.
Molte meglio invece preferire le tinte lievi e delicata, come quelle pastello. Rosa confetto, azzurro, indaco, verde chiaro o giallino possono essere inglobati liberamente attraverso festoni e striscioni.
Il cibo da servire
Anche la scelta del cibo da servire è molto importante. È buona usanza gratificare gli ospiti con qualche gustosa pietanza. Nel caso del baby shower – come in quello del gender reveal party –preparare dei dolci. Confetti, cupcake, muffin, brownies, crostate alla marmellata e torte fatte in casa costituiscono il banchetto perfetto per un evento simile. Nessuno però ci vieta di arricchire il banchetto anche con rustici, pizzette e patatine. In alcuni casi – se gli ospiti sono tanti e più esigenti – si può addirittura dare vita ad un pranzo vero e proprio, con tanto di antipasto e teglie di pasta al forno.
Se di solito in queste occasioni vediamo dolciumi stravaganti è perché il baby shower è una festa di origine americana. Importare una tradizione, però, vuole dire anche riadattarla ai propri usi e costumi. Siamo certi, del resto, che nessuno oserà mai lamentarsi per la presenza di troppo cibo. Non in Italia almeno!
Baby shower giochi: come intrattenere gli ospiti del party
Cosa non può mancare ad una buona festa? L’intrattenimento! Nel caso di un evento dedicato ad un bambino non ancora venuto al mondo, però, quali sono le attività d’intrattenimento da poter proporre?
Partiamo col dire che chi ha voglia di fare le cose in grande e per bene può affidarsi ad un vero team di animatori professionisti: una scelta da valutare soprattutto se alla festa saranno presenti altri bambini. Organizzare un evento quando vi sono tanti piccoli in giro è del resto un rischio grosso se non vi è qualcuno che vegli attentamente sul loro stato di noia: un bambino annoiato, meglio prepararvi in anticipo a questa amara verità, può considerarsi la personificazione più fedele del concetto di guastafeste!
Se invece non avete voglia né soldi da investire nell’assunzione di un team di animazione, potete occuparvi personalmente dell’intrattenimento degli ospiti. Come? Programmando nei dettagli la serata attraverso un piano articolato in diverse attività. Giochi a quiz, apertura dei regali o un momento dedicato all’ascolto dell’esperienza genitoriale altrui sono tutte cose a cui pensare.
È importante infatti fare una precisazione: quello dello shower party è sì un momento di raduno e felicità ma ben lontano dall’anima di feste ben più movimentate, come compleanni o cene tra amici.
Una festa simile celebra la nascita e per questo è giusto dedicarle dei momenti d’approfondimento, ascolto e confronto. Gli altri genitori presenti apprezzeranno sicuramente questo viaggio a ritroso del tempo.
Allestimento
L’allestimento di una festa non si limita agli addobbi presenti nella sala, ma comprende molti altri dettagli che contribuiscono a creare un’atmosfera accogliente e indimenticabile. Se gli ospiti sono numerosi, la prima cosa da fare è riorganizzare gli spazi domestici. Spostare temporaneamente soprammobili o complementi d’arredo ingombranti può essere una soluzione pratica per garantire maggiore comfort ai partecipanti e lasciare spazio a sedie, tavoli o buffet. Una disposizione funzionale degli ambienti favorisce la socializzazione e il movimento fluido degli ospiti.
Per una cena organizzata, i dettagli fanno la differenza. I segnaposti, ad esempio, non solo aiutano a mantenere ordine nella sistemazione degli ospiti, ma possono anche aggiungere un tocco personale. Una piccola targhetta con il nome, magari decorata a tema, dimostra cura e attenzione verso ogni invitato. Inoltre, i fiori sono un elemento fondamentale per arricchire l’allestimento: composizioni floreali fresche e ben curate donano eleganza e creano un’atmosfera calda e accogliente.
Non va trascurata la scelta della musica. Una playlist adatta all’occasione, suonata a un volume discreto, può accompagnare piacevolmente la serata senza disturbare le conversazioni. Un’illuminazione adeguata, come candele o luci soffuse, contribuisce a rendere l’ambiente intimo e rilassante. Anche piccoli dettagli come tovaglie, stoviglie coordinate e decorazioni a tema possono trasformare uno spazio comune in un ambiente speciale, progettato per far sentire ogni ospite al centro dell’evento.
Infine, non dimenticate di aggiungere un angolo dedicato alle fotografie, con un backdrop o uno sfondo decorativo, per immortalare i momenti più belli. Con una pianificazione attenta e cura per i dettagli, l’allestimento può trasformare la vostra festa in un’esperienza indimenticabile per tutti i partecipanti.
La scelta della location
La scelta della location è altrettanto importante durante la programmazione della festa. Solitamente, essendo quest’occasione una evento rivolto a poche persone, si preferisce festeggiarlo in casa. Le ragioni non sono però solo da attribuire ad una lista di invitati che non conta più di venti persone (anche perché la scelta di chi e quante persone invitare è sempre sottoposta a mamma e papà). La motivazione è da riconoscere soprattutto negli intenti simbolici dell’avvenimento, che trova la sua più lieta realizzazione in un festeggiamento familiare che sa di casa.
Chi vuole fare le cose in grande, tuttavia, può farlo liberamente. Si possono scegliere quindi ristoranti, sale per eventi o ristoranti. Il consiglio, se desiderate celebrare questo momento fuori casa, è di scegliere un posto grazioso e all’aria aperta. Un giardino darà agli invitati la possibilità di divertirsi di più e a voi di allungare la lista di attività d’intrattenimento. Badare alla scenografia e alla bellezza del posto serve invece a voi: quello del baby shower è un momento molto importante, che vi resterà impresso nella mente come uno degli eventi più cruciale del periodo di attesa. Regalare all’avvenimento un’atmosfera speciale è – mettiamola così – un investimento creativo per il futuro.
L’importanza del fotografo
Le bomboniere
Ebbene sì, anche durante un baby shower è buona usanza ringraziare gli ospiti della partecipazione con un piccolo omaggio. C’è chi per l’occasione lascia un semplice fazzoletto con confetti, corredandolo con un più elaborato biglietto di ringraziamento, e chi invece si affida ad un cimelio.
Si possono scegliere, a tal proposito, tante cose diverse:
- Ciondoli
- Candele
- Braccialetti ricordo
- Gadget colorati
- Fotografia dell’evento
Se davvero volete stupire l’ospite ed estendere il significato del festeggiamento ad un atto d’amore autentico e universale potete pensare una bomboniera solidale.
Come funziona?
In questo caso si sceglie un ente di beneficenza no profit e si fa una donazione, ricevendo in cambio un piccolo gadget da lasciare come omaggio. I soldi che altrimenti sarebbero stati profusi nell’acquisto di un gingillo potrebbero andare a costituire una buona azione, un atto di carità senza secondo fine.
I partecipanti saranno sicuramente felici di una scelta tanto altruista.
Istituire un tema per la festa
Che per i genitori del bebè sia una festa unica è abbastanza ovvio. Importante però è anche assicurarsi che lo sia per i partecipanti. Un modo per rendere davvero originale l’appuntamento è istituendo un tema. All’ottavo mese di gravidanza si conosce anche il sesso del bambino quindi avrete la libertà di scegliere quello che più volete.
Dare una festa a tema rende tutto più divertente. Ma quale potrebbe essere la scelta?
Di sotto qualche alternativa utile.
Baby shower idee per il tema
Per sorprendere (o meglio spiazzare) gli invitati alla festa si può fare del baby shower un evento frizzante per tutti. Il tema ad esempio potrebbe essere il travestimento. Chiedere agli ospiti di travestirsi è un po’ come chiedere loro di partecipare attivamente al festeggiamento, gioirne, sciogliersi e fare della vostra felicità anche la loro. Il travestimento chiaramente deve poter essere in linea con lo scopo dell’evento. Sarebbe davvero carino ad esempio istituire un tema fatato, chiedendo a tutti di trasformarsi in fatine, elfi e gnomi.
Un’altra tematica da esplorare – con gli addobbi e le scenografie – è quella del mondo disney. Anche in questo caso si può pensare ad un travestimento collettivo: un modo per animare la festa con poco.
Infine molto simpatico è il tema principesco fatto di dame di corte, conti, re e regine. Le scenografie western sono invece un’ottima idea quando il bambino è maschio.
Baby shower a sorpresa
Il baby shower può essere organizzato a sorpresa. Se avete un’amica in attesa che si avvicina a poco a poco al parto potete prendere l’iniziativa e cimentarvi nell’organizzazione di una splendida festicciola a sua insaputa. Prima di buttarvi a capofitto nell’impresa, però, che richiede un grosso impegno di tempo, assicuratevi che la cosa possa essere gradita, magari interrogando il papà o intervistandola in modo non sospetto.
Tutte le idee riportare di sopra possono essere valide per organizzare un evento di successo.
Affinché tutto fili liscio però serve cooperazione tra tutte le parti: se il destinatario della sorpresa è il papà, oltre alla mamma, allora bisogna lasciare anche lui all’oscuro di tutto. Ciononostante possiamo comunque domandare aiuto alle nonne, ai parenti più prossime e agli altri amici. Più persone saranno coinvolte nell’operazione e maggiori saranno le possibilità di riuscita. Per i doni potrebbe anche essere aperta una lista regali.