Adozione mite cos’è e cosa comporta
Adottare un bambino all’estero è più facile, ma sarà davvero così? L’adozione mite, ossia quando un figlio viene adottato ma mantiene un legame con i genitori biologici. Adottare un bambino è un atto enorme oltre che un percorso difficile e tortuoso.
Adozione mite: a cosa si riferisce
Di norma è un percorso in cui la volontà del minore adottato è mantenuta con un contatto con la famiglia di origine, nonostante l’idoneità genitoriale di questa.
Vi sono dei casi in cui i genitori biologici hanno problemi economici oppure di salute e quindi non riescono a prendersi cura dei figli, ma manifestino comunque forte interesse ed amore per loro; in tal caso il giudice decide per l’adozione mite. Una decisione intacca legalmente con il fatto che il bambino sia figlio dei genitori adottivi.
Il senso di questa decisione è garantire una crescita equilibrata al minore. L’adozione mite permette al bambino di tenere i contatti coi genitori naturali, anche stando in una famiglia adottiva ma che gli garantirà stabilità e serenità.
Internazionale o nazionale?
Prima di tutto bisogna essere idonei, poi si passa alla scelta dell’adozione nazionale o internazionale.
La differenza è che l’adozione internazionale può risultare costosa, si paga un contributo all’ente e dopo un periodo di adattamento sul posto, si può tornare a casa con il bambino. Tornati a casa il bambino è a tutti gli effetti della coppia che lo adotta, per l’adozione nazionale invece non è la stessa cosa.
Diversi tipi di adozione
Se noi immaginiamo l’adozione di un bambino che sia nato sul territorio italiano in genere vengono tolti alle famiglie per essere affidati ai servizi sociali perché incapaci di occuparsene per varie ragioni. L’adozione si distingue in due tipologie:
Adozione legittimante
Quella legittimante, quando il minore diventa a tutti gli effetti figlio dei genitori adottivi, prendendone il cognome e interrompendo ogni rapporto con la famiglia biologica.
Adozione non legittimante
Quella non legittimante, quando il minore mantiene il proprio cognome e quello dei genitori adottivi e ha contatti con la famiglia d’origine.